martedì 29 luglio 2008

5 (cinque): SEPPELLIRE/RICONFIGURARE


Vorrei prendere come punto di partenza la questione del potere,
il potere della regola, il quale determina, in misura maggiore o minore,
ciò che siamo, ciò che possiamo essere.
Non sto parlando solamente di potere nel senso giuridico o positivo del termine,
ma mi riferisco ai meccanismi di un certo regime regolatore,
il quale informa e,
nello stesso tempo,
eccede la legge.

Quando ci si domanda quali siano le condizioni di intellegibilità
grazie alle quali l'umano si rivela,
grazie alle quali esso viene riconosciuto,
e alcuni soggetti diventano l'oggetto dell'amore umano,
ci si riferisce a delle condizioni di intellegibilità di determinate da norme,
da pratiche che sono diventate preconcette
e senza le quali
non sarebbe possibile pensare l'umano.

[...]

Non si tratta solo del fatto che esistano delle leggi
che governano la nostra intellegibilità,
ma che vi siano modalità di conoscenza e verità
che definiscono in maniera efficace tale intellegibilità

Judith Butler in ' La disfatta del genere' cap. III, pag.85

N.b.: la voce di Judith Butler ha un volto, potete vederlo qui
le immagini 'sub-liminali' hanno un autore, maggiori informazioni le trovate qui

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